Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro […]

 

 

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,

muta pensando all’ultima
ora dell’uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.

A. Manzoni, «Il cinque maggio», 1821

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