IMPROVVISAMENTE, senza che neppure ce ne rendiamo conto — e in questo il clima piuttosto autunnale di queste ultime settimane non aiuta certo… —, siamo arrivati a maggio! Questo significa, per tutti i nostri bambini e ragazzi e — soprattutto! — per i loro genitori, che manca poco più di un mese al termine dell’anno scolastico.
Questo significa anche che, per i nostri ragazzini e giovani che frequentano, rispettivamente, l’ultimo anno della scuola secondaria di primo e di secondo grado, si avvicina inesorabile e veloce l’esame di Stato!
Esame che, come sempre, gli insegnanti di «terza media» e quelli di «quinta superiore» hanno già iniziato a paventare lo scorso settembre, ad anno scolastico appena iniziato. E alla preparazione al quale hanno “messo mano”, chi più chi meno, a partire dal mese di aprile, pronti a entrare nel vivo appunto da maggio.
L’esame, si sa, rappresenta (e ha sempre rappresentato) per tutti gli studenti uno scoglio piuttosto importante, uno spauracchio che comunque mette ansia e crea aspettative, un momento importante della vita, per l’oggi e per il futuro, specie per chi sosterrà la maturità. C’è chi lo vive con serenità, consapevole di essersi sempre impegnato e aver ottenuto buoni risultati; c’è chi lo teme come una condanna, a sua volta consapevole di aver sempre lavorato giusto il necessario e forse neanche quello… Tutti, però, ne vengono segnati in maniera profonda.
A maggior ragione, per gli studenti con disturbi dell’apprendimento l’esame rappresenta un’ulteriore difficoltà da affrontare e, possibilmente, superare. Se verifiche e interrogazioni, infatti, ai nostri ragazzi con DSA richiedono un impegno e un lavoro ben superiore a quello dei compagni, l’esame porta questo impegno all’ennesima potenza.
In questo articolo — il primo della categoria Scadenze & Cose importanti, contraddistinta da un’etichetta rossa e da un segnale di attenzione — vorrei fornire giusto un paio di consigli in vista dell’esame, quelli che secondo me sono i più importanti quanto meno per arrivare pronti al grande appuntamento.
1. Genitori, verificate il PDP insieme agli insegnanti!
Il primo consiglio è legato a una scadenza importante: entro la metà di maggio le scuole devono inviare al Ministero gli elenchi nominativi degli studenti certificati, allegando i rispettivi PDP. Questo è tanto più fondamentale per le scuole secondarie di secondo grado, per i cui esami sono previste commissioni esterne.
Si capisce subito, quindi, che il PDP che verrà inoltrato al Ministero dovrà senza più il minimo dubbio essere adeguato fin nel dettaglio alle difficoltà del singolo ragazzo: dovrà quindi prevedere tutti gli strumenti compensativi e le misure dispensative di cui lo studente potrà fruire durante l’esame, e che sono quelli usati nel corso almeno di questo anno scolastico: quindi, quelli davvero utili e opportuni.
Tenete conto che strumenti e misure che non siano contenuti nel PDP — perché magari sono sempre stati applicati dai docenti e per questo, come spesso accade, «non era necessario indicarli» — non potranno in alcun modo essere usati all’esame! È quindi molto importante, se non è già stato fatto, che i genitori chiedano al coordinatore di classe un colloquio per verificare/rivedere il PDP prima che venga inviato al Ministero, così da apportarvi eventuali ultime correzioni e integrazioni.
Vi ricordo che, come professionista esperto, fornisco consulenza alle famiglie sul PDP e, se è il caso, partecipo ai colloqui a scuola per verificarlo e integrarlo: non esitate dunque a chiamarmi per un appuntamento!
2. Controllate che siano previsti gli strumenti che siete abituati a utilizzare quotidianamente
Dalle mappe ai formulari, dalla calcolatrice al computer, dalla sintesi vocale alle prove informatizzate: verificate attentamente che il PDP preveda tutti gli strumenti che usate normalmente durante l’anno scolastico.
Alcune indicazioni specifiche voglio fornirle circa il computer.
Intanto, ragazzi, se non lo avete mai usato pur avendone diritto — sì, siete in tantissimi ad avere il computer previsto nel PDP ma a non aver mai voluto usarlo, per i motivi più disparati… —, non sognatevi di chiederlo per l’esame! Sarebbe per voi un problema più grosso di quello che pensate di risolvere usandolo, visto che non ci siete abituati e diventerebbe un ostacolo più che un aiuto.
Invece, se lo avete sempre usato in maniera efficace, ricordate che all’esame non avrete una connessione a internet. Pertanto, in particolare, non potrete usare Documenti Google per le produzioni scritte e sarete ovviamente senza il correttore ortografico. Per questo vi consiglio, se già non lo aveste, di installare LibreOffice, così da avere sul computer un programma di videoscrittura molto valido e con il correttore incluso, senza necessità di essere connessi. Lo stesso vale per i dizionari: dimenticatevi Reverso (o, peggio ancora, Google Traduttore: ma Zeus vi fulmini se lo avete usato finora! 😂) e installate sul vostro PC un dizionario offline, accettato da tutti gli insegnanti e usabile appunto senza internet.
Ultimo ma non meno importante: se, anziché il famigerato Chromebook fornito in comodato dalla scuola, avete sempre usato il vostro computer personale, sappiate che potrete usarlo anche all’esame! È però fondamentale concordare la cosa con il vostro coordinatore di classe affinché tutti lo sappiano. E poi, quando richiesto, porterete il computer al tecnico, il quale provvederà a creare uno specifico account «esame» con varie limitazioni: avrete quindi a disposizione il vostro computer con i programmi che usate di solito, ma non potrete accedere a documenti o materiali non autorizzati.
3. Preparate e ricontrollate per bene tutti gli strumenti cartacei
Mappe mentali e concettuali, schemi vari, formulari: tutto dovrà essere consegnato in segreteria all’inizio di giugno, nella data che gli insegnanti comunicheranno (ma chiedetela per sicurezza!), in formato cartaceo. La segreteria vidimerà tutto e riconsegnerà il plico il giorno dell’esame.
Non tutte le scuole secondarie di primo grado richiedono questa procedura, che invece è obbligatoria nelle scuole di secondo grado. Spero proprio che mappe e schemi, ragazzi, li abbiate preparati di volta in volta, durante l’anno (o gli anni…): in questo caso dovete solo prenderli, rivederli tutti per bene, magari consultarvi con i vari insegnanti, integrarli, sistemarli. E poi consegnarli. Ricordate: ciò che consegnerete, userete all’esame; ciò che non avrete consegnato, non ci sarà!
Se, poi, dovete ancora preparare tutto, beh… È arrivato il momento!
4. Stressate il vostro tutor!
…. E poi, ovviamente, studiate! Ripassate quello che non ricordate bene, rivedete ciò che non avete capito, esercitatevi sulle materie più difficili.
Se avete un tutor che vi segue nello studio — posso essere io, ma anche altri professionisti o servizi —, non esitate a raddoppiare le attività, a triplicarle se serve! Questo è il momento per dare tutto, per impegnarvi al massimo, ma non restate soli: chi vi ha sempre dato una mano fino a ora, sarà ben contento di farlo, e anche di più, per aiutarvi a preparare e poi affrontare l’esame. 😉
In bocca al lupo ragazzi! Andate, e tornate vincitori! 💪🏻
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