L'albero di Natale non sa del virus. Lui c'è, anche quest'anno, per portarci un po' di gioia.

 

 

L’albero di Natale non sa del virus.
Tirato fuori dalla scatola che stava in cantina o nel ripostiglio, oppure acquistato nuovo, sintetico oppure vero, si è ritrovato anche quest’anno in ingresso o in sala o in cucina o sul terrazzo di casa.
È stato addobbato, anche quest’anno: centinaia di lucine colorate lampeggianti, decine di palline scintillanti, qualche ghirlanda rossa e argento, forse qualche Babbo Natale e qualche angioletto.
Paziente e infaticabile, farà la gioia di tanti bambini che, seduti accanto a lui, apriranno gli immancabili regali; ma anche di tanti adulti che, dopo averlo sapientemente allestito, ogni tanto lo guarderanno e si lasceranno incantare dai suoi giochi di luce e di significati. Per qualche istante.
Anche quest’anno.
L’albero di Natale non sa del virus.
Lui c’è, anche quest’anno, per portarci un po’ di gioia.

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