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Qualche tempo fa ho pubblicato questo articolo che raccontava una storia vera molto triste. Mai avrei immaginato che sarebbe stato letto da così tanto pubblico (in due giorni ha avuto più di undicimila visualizzazioni), anche perché è stato ripreso e pubblicato dal sito di Gazzetta Matin, sul quale è stato letto da un numero ancor più alto di persone.
Nei giorni successivi ho ricevuto moltissimi feedback: messaggi sulla pagina Facebook e mail, da genitori anche residenti ben lontano da noi. Tra tutte le mail, ho scelto di pubblicare quella che segue, a distanza di un po’ di tempo, così che l’argomento non “muoia” e, anzi, resti ben vivo nella mente di tutti. Inoltre questa mail mi serve, oggi, come premessa ad un articolo che pubblicherò nei prossimi giorni.
Ringrazio questi due genitori, che mi hanno autorizzato a pubblicare il loro scritto e che, per ragioni che tutti potete comprendere, hanno preferito rimanere anonimi.
 
Buongiorno Dott. Mangone.

Siamo genitori di due ragazzi DSA, volevamo complimentarci con Lei per quanto apparso oggi sul sito della GAZZETTA MATIN, ci sembrava di leggere il diario dei nostri figli, anche noi negli anni abbiamo fatto pubblicare alcune lettere e mai nessuno ci ha “considerato”. Sono episodi che si ripetono giornalmente nelle nostre scuole ma purtroppo siamo dei casi singoli e ognuno di noi li combatte in casa propria; noi partecipiamo quando possiamo agli incontri dell’associazione e ci tiriamo un po’ su il morale quando sentiamo cosa succede nelle nostre scuole agli altri ragazzi!!! Leggendo l’articolo ci siamo immedesimati, faccia forza e coraggio ai genitori e dica loro di non mollare mai. Noi abbiamo combattuto per anni con insegnanti e dirigente in primis, che riusciva sempre a difenderli (no comment), per il bene dei nostri figli e per quelli che venivano dopo di loro, senza aver mai paura di esporci, potremmo scrivere un libro!!!! Il nostro secondo figlio è stato diagnosticato DSA “situazione relativamente grave” dalle strutture competenti addirittura senza la segnalazione della scuola poiché per le insegnanti “aveva solamente marce in meno… non ce la poteva fare… era un pigrone…” e chi più ne ha più ne metta!!! Quando noi già avevamo sulle spalle la situazione DSA del primo figlio… uno tra i primi diagnosticati in Valle d’Aosta. Per fortuna che siamo stati la prima o fra le prime regioni ad avere la legge sui DSA! Leggiamo che si tratta di una scuola della media valle, ci auguriamo che non si tratti di scuole che dipendono dall’Istituzione scolastica di ***, dove i nostri figli hanno frequentato la scuola primaria e secondaria di primo grado.

Sostenga i genitori che sicuramente ne hanno bisogno e combattiamo come possiamo per il bene dei DSA!!!!

Ci scusiamo per averLe rubato del tempo prezioso e aver ricercato la Sua Mail sui siti, magari violando le nuove normative della Privacy, ma non potevamo far finta di niente.

Saluti… anche se non ci conosciamo.

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