Una fonte di risorse

Questa sezione del sito ha la pretesa di rappresentare una fonte di risorse per i bambini e i ragazzi che hanno una diagnosi di DSA e per i loro genitori.

Invito i miei lettori a segnalarmi o inviarmi direttamente materiali e risorse non a mia conoscenza, così da arricchire a beneficio di tutti questa area del mio sito.

In questa sezione

Difficoltà nello studio e disturbi dell’apprendimento

Normativa sui DSA

Strumenti compensativi

Software utili

Risorse online

  • AID – Associazione Italiana Dislessia
    Il sito nazionale dell’associazione che riunisce genitori, adulti DSA, insegnanti, operatori sanitari e tecnici. Il punto di riferimento per i DSA in Italia.
  • Aiuto Dislessia
    Sito di supporto allo studio per bambini e ragazzi con DSA e non: offre moltissimi materiali già pronti utili per la scuola.

Approfondimenti

  • I numeri dei DSA
  • Dai segni alla diagnosi: il percorso di valutazione
  • Il PDP: strumenti compensatvi e misure dispensative a scuola
  • L’indennità di frequenza: ne hanno diritto i minori con DSA?

Domande & Risposte sui DSA

Che cosa sono i DSA?

I DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono disturbi con origine neurobiologica  che interessano esclusivamente alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un quadro generale di  funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica del soggetto. Questi disturbi compromettono una o più di queste abilità:  lettura, scrittura, calcolo.

Quali sono i DSA?

I disturbi specifici dell’apprendimento sono quattro:

  1. Dislessia: è il disturbo della capacità di lettura; interessa una o più delle seguenti abilità: velocità della lettura, correttezza, comprensione del testo letto.
  2. Disortografia: è il disturbo della scrittura che compromette la capacità di applicare le regole ortografiche e provoca molti e diversi errori nella produzione scritta (omissione di doppie, scambi di lettere, uso scorretto di apostrofi e accenti, e moltissimi altri).
  3. Disgrafia: è il disturbo della scrittura che interessa il tratto grafico, con la conseguenza che il testo è scritto molto male, lettere e parole non si distinguono, lo spazio-foglio non viene rispettato, talvolta il risultato è del tutto illeggibile.
  4. Discalculia: è il disturbo delle capacità dell’area matematica e può interessare tanto l’abilità del calcolo (con la conseguenza che il ragazzo non è in grado di eseguire calcoli), quanto la conoscenza dei “fatti matematici” (con la conseguenza di non saper distinguere le quattro operazioni, non saper risolvere un problema, non comprendere formule e regole e così via).
I DSA sono una malattia?

I disturbi dell’apprendimento non sono una malattia, ma una caratteristica neurobiologica dello sviluppo. Pertanto, i DSA sussistono per tutta la vita della persona: da essi non si può «guarire», non esiste alcuna «cura» o «terapia».

È tuttavia possibile insegnare ai bambini e ragazzi con DSA adeguate tecniche di apprendimento le quali, unite a opportuni strumenti compensativi e  misure dispensative applicati dalla scuola e alle personali strategie che ciascuno svilupperà nel tempo, consentiranno loro di affrontare le proprie difficoltà e conseguire ottimi risultati scolastici.

Come si diagnosticano i DSA?

A una diagnosi di disturbi specifici dell’apprendimento si arriva dopo un lungo e approfondito percorso di valutazione che coinvolge più professionisti:

  • psicologo: valuta il livello cognitivo del bambino/ragazzo — per escludere un ritardo, altrimenti non si potrebbe diagnosticare un DSA —, l’autostima, le capacità di relazione, gli aspetti emotivi e altro ancora;
  • logopedista: somministra le prove di lettura, scrittura e calcolo adeguate all’età, per verificare la presenza di uno o più indicatori di dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia;
  • neuropsicomotricista (eventuale): su invio del logopedista, approfondisce le funzioni motorie legate alla postura, al modo di impugnare la penna, alla motricità fine e così via;
  • optometrista (eventuale): può riscontrare problemi legati ai movimenti oculari e ad altre funzioni meccaniche della lettura, che escluderebbero una dislessia;
  • neuropsichiatra infantile: valuta le competenze visuo-spaziali, l’attenzione, la memoria, le funzioni esecutive, le competenze motorio-prassiche; “mette insieme” le valutazioni degli altri professionisti e definisce la diagnosi finale, rilasciando l’eventuale certificazione di DSA.